Wanda Nazzari

Nata a Cagliari nel 1935.
Pittrice, scultrice, performer, regista. Studi umanistici.

Nasce a Cagliari nel 1935 da una famiglia di origine lombarda da parte di padre e sarda/toscana da parte di madre.

Negli anni cinquanta e primi sessanta i suoi interessi si rivolgono al mondo del teatro e della pittura che approfondisce frequentando il Centro Polivalente delle Arti di Cagliari, una scuola privata, gestita con molta attenzione dalle suore della Sacra Famiglia, dove, in contemporanea alla quella pubblica, suo padre la iscrive all’età di dieci anni, dopo la morte di sua madre. Nell’istituto studia pittura e teatro con grande passione. Studia il disegno dal vero e tutte le tecniche di pittura, dall’acquarello all’olio.

Nel 1953, dopo un’interruzione, dovuta a problemi famigliari e alla morte del padre, abbandona per qualche tempo l’arte per andare a conoscere i luoghi e gli affetti delle sue origini.

Negli anni Cinquanta/Sessanta lavora incessantemente alla produzione di opere figurative.

 

 

 

Alla fine degli anni settanta si dedica a definire e approfondire i termini della sua indagine estetica: la figurazione mimetica va disgregandosi fino a scomparire per una scelta più oggettuale dell’opera. 

 

Gli anni Ottanta sono anni di studio molto intenso. Studia tecniche incisorie tradizionali e sperimentali che, in seguito, trasferisce in ambito plastico-pittorico, iniziando una ricerca in cui le carte o le tavole lignee incise accolgono stesure cromatiche che reagiscono diversamente a seconda della direzione della luce e del punto di osservazione. (La luce radente è parte integrante del suo lavoro).

Dagli anni Ottanta, il monocromo bianco e il colore viola sono note distintive della sua opera, che assume una valenza introspettiva con la metafora del “Nido”, finalmente rivelata, in realtà esisteva dagli anni Settanta, con gli acrilici della guerra del golfo, come dichiarato da Francesca Angela Zaru storica dell’arte.

Sempre negli anni ottanta, in contemporanea alla sua adesione a ”Plexus International”, dà inizio a una produzione di opere lignee incise e dipinte, intercambiabili e interagenti nell’ambiente, inteso, non come luogo reale, ma come spazio scenico. Il teatro cosi amato e frequentato negli anni della sua adolescenza ritorna, in una forma più consapevole e sicura: inizia a scrivere testi che affida ad amici registi e musicisti, spesso, la stessa Nazzari cura anche la regia, dando inizio ad una forma di arte totalizzante e coinvolgente che può comprendere anche il pubblico che è libero di intervenire, come i precursori del gruppo Gutai di Osaca negli anni Cinquanta e che hanno fatto parte dei suoi studi.

Nel 1982 partecipa a “Confronti”, mostra di incisione, Villa Sulcis, Carbonia.

Nel 1982 su invito di Sandrina Sanna partecipa a “Istanze contemporanee”, a cura di Sandrina Sanna, Chironi ’88, Nuoro, dove presenta una serie di opere di carta, realizzate con la tecnica della manopressione.

1982 “Tra segno e colore luce”, auto presentazione. Personale. Galleria La Bacheca, Cagliari.

Nel 1983 partecipa alla Exhibition of italian print-markers a Leeds (Gran Bretagna) nella Polytecnic Gallery. La sua opera sarà il manifesto della mostra.

Nel 1984 “Artisti sardi, Milano”, a cura di Lidia Scuto.

1984-85 Personale a cura di Maria Grazia Scano Naitza. Galleria La Bacheca, Cagliari, dove presenta una serie di sculture lignee con inserimenti tessili. Inoltre, il suo primo grande polittico Ritmi azzurri, attualmente di proprietà della Fondazione Bartoli/Felter.

Nel 1987 partecipa alla “IV Art Co-opera Plexus International”, a cura di Sandro Dernini, Santuario di Sa Itria, Gavoi (NU).

1988 – Su invito di Salvatore Naitza, Filiberto Menna, Giuliana Altea, Marco Magnani, Giorgio Pellegrini, partecipa ad una importante mostra intitolata “Segni d’Autore in Sardegna”,  e che vede selezionati gli artisti più incisivi in quel momento.

1988 – Nello stesso anno un’operazione parallela da parte di Annamaria Janin e Gianni Murtas,  che progettano e curano la rigorosa mostra “Cagliari 88: l’attualità della ricerca”.

Nel 1987/88 lavora come direttrice artistica a una tesi di fotografia di scena turistico alberghiera in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Cagliari, un anno di lavoro, attori e comparse fino a un numero di duecento persone. Lavoro meraviglioso e prestigioso, affiancata da un buon numero di artisti noti di Cagliari, realizzato in diversi alberghi e resort di lusso di Cagliari e provincia. Artisti partecipanti: Stefano Grassi, Gianfranco Pintus, Mirella Mibelli, Antonello Ottonello, lo stilista Luciano Bonino e Marco Ferrone, truccatore e stilista, figure preziose e collaborative. Da allora, varie sono le collaborazioni come stylist e scenografa nel campo della fotografia pubblicitaria.

Dal 1990 inizia la sua produzione di opere installative site specific di grandi dimensioni inserite all’interno di gallerie, musei, parchi e spazi pubblici, con la collaborazione performativa di musicisti, attori e danzatori, per i quali scrive i testi e cura la regia. Vedi la sezione installazioni >

Dal 1990 al 1995 numerose sono le mostre personali in Italia e collettive all’estero (Inghilterra, Brasile, Belgio) che la vedono protagonista dell’attualità artistica contemporanea.

Nel 1995, insieme a suo figlio Stefano Grassi fotografo e regista, insegnante di fotografia e a un gruppo di studiosi e di artisti fonda il Centro Culturale Man Ray, Spazio polivalente dedicato alle sperimentazioni artistiche contemporanee, con sede al palazzo Amat in via Lamarmora a Cagliari. Il professore di arte contemporanea Salvatore Naitza dell’Università di Cagliari che era stato suo maestro, inaugura il Centro insieme al dott. Gianni Filippini direttore editoriale dell’Unione Sarda.

Wanda Nazzari assume la direzione artistica, della consulenza scientifica si fa carico Roberto Coroneo professore di arte moderna all’università di Cagliari.

Crocevia di studiosi e di artisti importanti, il Man Ray si connota subito come centro di propulsione di idee e ricerca di valori. Musica, Teatro, Danza, Arti visive, si alternano in un tripudio vitale di continuo dinamismo.

Nel 1995 ha inizio la Man Ray Photo School, Stefano Grassi ne sarà il direttore didattico. Fra le varie materie, anche la storia dell’arte con una visione allargata al contemporaneo. Tra i docenti Pamela Sau, Ivana Salis, Carla Deplano, Roberto Piludu, Davide Atzei, Bruno Grassi, Massimo Antonio Sanna, Ernestina Giudici, Placido Cherchi.

Per il Centro Man Ray Nazzari progetta e dirige numerosi eventi multimediali nazionali e internazionali, affidati ogni qual volta alla curatela di storici e curatori, attraverso i quali, arriva ad avere al suo attivo oltre cento cataloghi e una copiosissima rassegna stampa. Tra i progetti:

Imperfetto Futuro, Art in progress, Festival regionale di arti visive, musica, teatro, danza”, dedicato ai giovani (otto edizioni dal 2001 al 2012); Stanze” (tredici edizioni dal 1999 al 2013); Percorsi dello Spirito” (due edizioni: 1998, 2000); Attraversamenti” (due edizioni: 2000, 2001); New Frontiers”, evento scambio di residenze didattiche tra la Man Ray Photo School di Cagliari e la Photo Academy di Berlino con cinque mostre (2013); Metti un Nido in Cittadella”, evento di arte partecipativa eanimazione culturale in collaborazione con: Università degli Studi di Cagliari, Servizi educativi del MIBACT della Sardegna, ISRE, Regione Sardegna, Comune di Cagliari, UICI sezione Cagliari (2014/2015).

Dal 2005 Wanda Nazzari inizia la sua collaborazione con il Dipartimento di storia dell’arte contemporanea, Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche dell’Università di Cagliari, grazie all’acuta e sensibile attenzione della professoressa Maria Luisa Frongia che si protrae fino al 2015. Infatti, come è noto, numerosi suoi progetti sono stai inseriti all’interno del programma didattico di storia dell’arte contemporanea dell’Ateneo:

“Man Ray 1995-2005, 10 anni di ricerca” (2005); “Stanze VI edizione “Identità in prestito” (2005); “Imperfetto futuro V edizione Festival regionale giovanile delle arti” (2005); “Stanze VII edizione, “Forme difformi. Scultura e dintorni in Sardegna” (2006);Imperfetto futuro VI edizione” (2008); Imperfetto futuro VII edizione” (2009); Stanze VIII edizione “Ritratti” (2009); Stanze IX edizione”, “Architetture d’aria architetture di terra” (2009); Metti un nido in Cittadella, evento di arte partecipativa e animazione culturale” (2014-2015).

Nel 2017, pubblica il libro  “Quel centro al centro, un posto in trincea”. Fotografia e grafica di Stefano Grassi, presentazione Maria Paola Masala, postfazione, Mariolina Cosseddu, Edizioni Man Ray, stampa Grafiche Ghiani: quattrocentocinquanta pagine e oltre mille fotografie, un attraversamento di oltre vent’anni di storia dell’Arte contemporanea in Sardegna, vista attraverso le dinamiche artistiche del Centro Man Ray.

Nel 2019 nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari, Giovanna Damiani, Direttrice del Polo Museale della Sardegna, presenta al pubblico l’opera “Grado zero” acquisita dal Polo Museale della Sardegna nel 2017.

Nel 2020, pubblica il libro di poesie “Contrappunto” che si avvale delle elaborazioni fotografiche di Stefano Grassi,  edizioni Centro culturale Man Ray.

Dal 2020, per due anni W. Nazzari insieme al figlio Stefano Grassi si occupa della catalogazione delle sue opere. Nel 2022 viene pubblicato il catalogo “Wanda Nazzari opere 1959-2022“ (370 pagine, grafica e fotografia di Stefano Grassi, prefazione di Maria Luisa Frongia, testi di Mariolina Cosseddu, Rita Pamela Ladogana, Maria Dolores Picciau, edizioni Centro Man Ray).

Nel 2021 su invito di Silvia Oppo, architetto e direttrice del Museo Diocesano Arborense di Oristano, Wanda Nazzari presenta al Museo Diocesano, allestito per l’occasione, una mostra altamente selettiva sulla tematica del Nido, in tutte le sue forme dal titolo Di rame e di vento. Dalle grandi tele degli anni Ottanta, così ben descritte da Francesca Angela Zaru, ai Nidi embrione del 2000. Dalle grandi sculture di carta come Petra ai piccoli nidi del 1994, preziosamente conservati dai vari collezionisti, che gentilmente li hanno prestati. Dalla serie dei Nidi di rame nero Da cieli strappati del 2017 agli ultimi Nidi tessili del 2019, inseriti nelle bellissime teche recuperate e fatte ristrutturare da Silvia Oppo. E ancora, piccoli Nidi arancio, fatti di luce e inseriti nei sette libri di legno e di rame. Una mostra di grande respiro che si chiudeva con una serie di video realizzati da Stefano Grassi sul percorso artistico della Nazzari.

Nel 2024 fa parte della mostra organizzata al Museo ManLe affinità immaginate”, Opere dalla collezione del MAN – a cura di Chiara Gatti e Rita Moro.

Sempre nel 2024 Il giorno 18 Giugno, alle ore 18 l’opera Intervallo di Wanda Nazzari, è stata donata dall’artista ai Musei dello Stato.

Hanno scritto del suo lavoro

Giuliana Altea, Carlo Argiolas, Giorgio Auneddu Mossa, Jacopo Basanisi, Grazia Bolognese, Anna Brotzu, Riccardo Campanelli, Simona Campus, Luciano Caramel, Efisio Carbone, Martino Casalini, Claudio Cerritelli, Paolo Coretti, Gavina Ciusa, Cristiana Collu, Margherita Coppola, Roberto Coroneo, Mariolina Cosseddu, Silvia Cucca, Andrea Delle Case, Giannella Demuro, A. Spensatiello Fais, Flaminia Fanari, Ivo Serafino Fenu, Barbara Fiori, Giovanni Follesa, Maria Luisa Frongia, Paolo Giannini, Annamaria Janin, Rita Ladogana, Marco Magnani, Giovanni Mameli, Mauro Manca, Mauro Manunza, Giuseppe Marci, Marzia Marino, Maria Paola Masala, Alessandra Menesini, T. Meloni, Filiberto Menna, Paolo Merlini, Massimiliano Messina, Giorgio Auneddu Mossa, Francesca Mulas, Gianni Murtas, Salvatore Naitza, Maria Grazia Scano Naitza, Maria Spissu Nilson, Erica Olmetto, Daniela Paba, Paolo Pais, Anna Laura Pau, Giorgio Pellegrini, Luisa Perinu, Maria Dolores Picciau, Davide Pinna, Gianbernardo Piroddi, Giacomo Pisano, Giorgio Pisano, Alessandra Raggio, Tonino Rocca, Ivana Salis, Pamela Sau, Sabrina Sedda, G. Piroddi, C. Tatti, Manuela Vacca, Roberta Vanali, Raffaella Venturi, Francesca Angela Zaru.

Opere in permanenza

Polo Museale della Sardegna Pinacoteca Nazionale di Cagliari; Galleria Comunale di Cagliari; Provincia di Cagliari; Biblioteca Nazionale di Cagliari; Museo Man Nuoro; Fondazione di Sardegna; Banca C.I.S di Cagliari; Comune di Isili; Fondazione per l’Arte Bartoli/Felter.